Al via l’assemblea delle assemblee. La Cgil Lucca si riunisce al Cinema Moderno

Al via l’assemblea delle assemblee. La Cgil Lucca si riunisce al Cinema Moderno

Mentre il contesto lavorativo, sociale ed economico continua a cambiare, spesso in peggio e a ritmi frenetici, la Cgil conferma la propria vocazione democratica e di condivisione con l’Assemblea Generale provinciale svoltasi presso il cinema moderno nella mattinata di giovedì 6 marzo.

Un’occasione che, come ogni anno, è tornata a riunire segretari e delegati della Confederazione Generale Italiana del Lavoro da tutta la provincia di Lucca per discutere delle priorità di intervento e degli obbiettivi del sindacato. I vari rappresentanti del sindacato si sono quindi avvicendati sul palcoscenico del Cinema Moderno per restituire un quadro generale complessivo, arricchito però dai dettagli che hanno arricchito ciascun intervento, a seconda del relatore e dell’oggetto della sua relazione.

Dopo i saluti del presidente della Provincia di Lucca Marcello Pieruccetti e la relazione introduttiva del Segretario Generale della Cgil Lucca Fabrizio Simonetti, l’assemblea coordinata dalla Segretaria della Cgil Lucca Daniela Ricchetti è proseguita con i contributi di diversi delegati. Oltre a loro, però, non sono mancati anche soggetti esterni, ma vicini alla Cgil e ai suoi ideali, come ad esempio Filippo Antonini, presidente dell’ANPI Provincia di Lucca, e il professor Gabriele Tomei, del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa. Il dibattito si è infine stato concluso dalle considerazioni finali di Rossano Rossi, Segretario Generale Cgil Toscana.

I vari interventi hanno quindi evidenziato le criticità del nostro contesto socio-economico, la maggior parte delle quali però non risultano novità. Il contrasto a precariato, perdita del potere d’acquisto per i lavoratori, aumento delle diseguaglianze tra ricchi e poveri, politiche internazionali che alimentano i vari conflitti in corso sul globo e definanziamento del sistema scolastico e di quello sanitario è infatti ormai da tempo all’ordine del giorno per il sindacato.

La grande novità rispetto all’anno precedente riguarda invece i cinque referendum popolari in programma per questa primavera, sui quali si è concentrata molta dell’attenzione dell’assemblea generale. Questi rappresentano infatti una priorità assoluta non solo per la Cgil, ma per tutti i cittadini del Paese e per numerose altre associazioni che già hanno contribuito attivamente a promuoverli. Si tratta infatti di un momento di democrazia diretta per il quale manche solo la data esatta della votazione, e che potrà segnare una svolta fondamentale nella normativa del lavoro e della cittadinanza per gli stranieri in Italia. Con l’approvazione dei quesiti referendari, infatti, si avrebbe un miglioramento delle tutele contro i licenziamenti illegittimi, una riduzione della diffusione di contratti di lavoro a termine e un miglioramento delle norme di sicurezza sul lavoro in caso di appalto o subappalto, oltre che una più giusta possibilità di accesso alla cittadinanza italiana per gli stranieri, che avrebbero una portata non troppo distante dalle grandi riforme che animarono gli anni ‘70 del secolo scorso. I benefici non sarebbero quindi circoscritti al mondo del lavoro, ma resterebbero nel tempo a vantaggio di tutta la società italiana.

Nelle prossime settimane, quindi, sia la Cgil che tutti gli altri soggetti che hanno sostenuto i referendum si attiveranno per informare e rilanciare la consapevolezza dell’importanza della partecipazione alla vita democratica del Paese, che nel referendum trova la sua massima espressione. La sfida sarà quindi quella di portare al voto una popolazione ormai sfiduciata e distante dalla politica in modo da raggiungere il quorum che concretizzerebbe realmente questo momento di democrazia diretta.

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