Comunicato Stampa del Coordinamento Funzione Pubblica CGIL ASL Nord-Ovest sulla carenza di personale aggravata dal mancato rinnovo dei contratti di 80 OSS.

Comunicato Stampa del Coordinamento Funzione Pubblica CGIL ASL Nord-Ovest sulla carenza di personale aggravata dal mancato rinnovo dei contratti di 80 OSS.

Comunicato Stampa :

Alcuni settori della sanità si trovano in una situazione di allarme. Da anni segnaliamo la necessità di maggiori investimenti ed assunzioni nel sistema sanitario pubblico. In seguito allo stato di agitazione dichiarato a settembre 2021, nel mese di gennaio e febbraio abbiamo riscontrato nuove assunzioni che hanno coperto parte del turn over, ma nonostante l’inserimento di alcuni professionisti, sono ancora molti quelli che mancano: tecnici sanitari di laboratorio, radiologia, prevenzione e riabilitazione, medici, oss, infermieri, e certamente non è meno grave la carenza del personale amministrativo.

Ad oggi sappiamo che oltre alla mancanza di nuovi ingressi, l’ASL non sta rinnovando il contratto al personale oss interinale. Questo potrebbe essere virtuoso se al contempo l’azienda assumesse personale a tempo indeterminato e determinato. Invece ciò non sta avvenendo, e dal 1° di aprile ci saranno circa 80 oss in meno all’interno dell’azienda e dei suoi servizi.

Pensiamo ai problemi che ciò potrebbe comportare, ad esempio, alle cure intermedie covid, purtroppo oggi ancora aperte a causa del perdurare dell’emergenza, dove non si riscontra alcun calo nelle attività rispetto ai periodi di maggiore intensità della pandemia. L’azienda sta procedendo nel trasferire lavoratrici/ori dai servizi di appartenenza (medicine, terapie intensive, chirurgie ecc…) per sostituire dal 1° aprile le assenze nei servizi di cure intermedie covid, e questo avrà importanti ricadute sull’assistenza al cittadino.

Gli 80 professionisti che mancheranno alla forza lavoro della struttura, in una situazione nella quale non sono presenti riduzioni di volumi di lavoro, porteranno ripercussioni negative anche sulla qualità dei servizi e sulla salute del personale, già costretto da tempo a saltare i riposi e a lavorare in organico ridotto.

Vi è un indicatore che evidenzia le difficoltà costantemente presenti all’interno di alcuni servizi: il numero di giorni di ferie residue del 2021. Lavoratrici/ori presentano un importante credito in questo senso, in media di circa 20 giorni. In altri servizi, ad esempio nel pronto soccorso, molti hanno oltre 40 giorni di ferie residue del 2021.

Inoltre non bisogna dimenticare le decine e decine di lavoratrici/ori assenti dal servizio per positività al Covid-19. Si registrano anche mancate sostituzioni delle gravidanze, delle lunghe assenze, dei congedi parentali, nonché l’assenza di una programmazione del piano ferie estivo. Dove come ben sappiamo, vi è un importante aumento di richieste delle prestazioni sanitarie in molte aree dell’azienda, dovuta ad un elevata presenza di turisti.

Un’altra questione fondamentale è che l’azienda garantisca i rinnovi delle assunzioni a tempo determinato. Si tratta di professionisti che hanno garantito e stanno continuando a garantire con la professionalità acquisita sul campo i servizi, anche in questo periodo emergenziale.

Chiediamo assunzioni e stabilizzazioni, le attività necessitano della presenza di lavoratrici/ori e non di riduzioni del personale.

COORDINAMENTO FP CGIL ASL NORD OVEST

I relativi articoli apparsi sulla stampa locale : Carenza personale ASL Il Tirreno

Carenza personale ASl La Nazione

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