Comunicato stampa Filcams-Cgil Lucca su vertenza GD Srl.

Comunicato stampa Filcams-Cgil Lucca su vertenza GD Srl.

 

La Filcams Cgil Lucca, in quanto unica organizzazione sindacale ad aver seguito da vicino la procedura di licenziamento collettivo avviata il 4 maggio scorso, vuole chiarire alcuni aspetti della vertenza con la GD Srl, proprietaria della Giannino Distribuzione di Altopascio.

Pensiamo infatti che l’articolo apparso ieri su “La Nazione”, probabilmente frutto di informazioni parziali e/o strumentali ricevute dall'esterno, abbia descritto in modo impreciso e approssimativo lo stato della vertenza.

A preoccuparci è la semplificazione con cui viene descritta la conclusione di una vertenza di complicatissima gestione, che non rende merito a chi quella trattativa l'ha portata avanti con massimo impegno e professionalità, ma che, soprattutto, non è rispettosa delle lavoratrici e lavoratori che ne hanno subito le conseguenze, indipendentemente dal fatto che siano rimasti in azienda o posti in mobilità.

Premesso quindi che la trattativa è stata condotta con il coinvolgimento di tutti i dipendenti attraverso le assemblee sindacali effettuate e con la costante presenza al tavolo negoziale della RSA, precisiamo che la procedura era stata aperta per 46 posizioni, di cui 44 su Altopascio e 2 su Firenze).

I numerosi incontri effettuati hanno non solo ridotto il numero degli esuberi, ma anche definito come unico criterio esclusivo di uscita un meccanismo di incentivazione con importi differenziati. Sono stati privilegiati i lavoratori occupati nei reparti più critici per la soppressione di posizioni non coperte dal paracadute per l’accesso alla pensione, rispetto a quelli che invece ne matureranno i requisiti nei prossimi 36 mesi, i quali hanno comunque beneficiato di un sostegno al reddito ad integrazione della NASPI che consentirà loro la copertura contributiva mancante.

Chi ha aderito all’uscita lo ha quindi fatto in modo volontario e consapevole rispetto all’offerta e alle possibili alternative. L’azienda ha infatti ricevuto un numero di adesioni più ampio di quello prefissato, a dimostrazione del fatto che l’incentivazione ha probabilmente influito in modo importante. Siamo però consapevoli che alcuni lavoratori avranno accettato spinti dalla certezza dell’incentivo offerto, piuttosto che confrontarsi con l’esito incerto di un eventuale ricorso al giudice del lavoro.

Ma sentiamo comunque di suggerire maggior cautela a chi parla con leggerezza di 24 mensilità a titolo di incentivo, e soprattutto di approfondire meglio le storie di casi analoghi e sentenze correlate.

D’altra parte è noto che, nell’ultimo decennio, l’azienda abbia perso oltre il 40% del fatturato, e che l’obbiettivo primario dei nuovi proprietari (Gruppo Prati) fosse quello di abbattere il costo del lavoro divenuto insostenibile. Ma anche quello di riorganizzare alcuni reparti, come quello della logistica delle merci e quello degli autisti comparto, che secondo quanto dichiarato dall’impresa verrà completamente soppresso ed affidato a corrieri terzi.

In pochi probabilmente sapranno che la continuità occupazionale garantita dalla cessione dell’impresa al Gruppo Prati era legata all’esito di questa procedura, come ribadito da parte dell’azienda al tavolo di trattativa.

Per quanto questo non sia motivo di festeggiamenti, esprimiamo comunque una moderata soddisfazione, certi che la Filcams Cgil, con la sottoscrizione dell’accordo sindacale, abbia contribuito a dare risposte di tutela collettiva. Se infatti avessimo lasciato mano libera all’azienda, per i lavoratori sarebbe sicuramente stato un “bagno di sangue”.

Come FILCAMS non rinunceremo mai a rappresentare lavoratrici e lavoratori anche quando la contrattazione porta inevitabilmente ad accordi difensivi, perché saremo comunque presenti, capaci di ascoltare e dare risposte concrete in termini di tutela.

 

FILCAMS CGIL LUCCA

 

 

 

 

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