I riders di Uber Eats non sono lavoratori di serie B ! Il 14 Luglio mobilitazione nazionale !

I riders di Uber Eats non sono lavoratori di serie B ! Il 14 Luglio mobilitazione nazionale !

Comunicato sindacale

I riders di Uber Eats non sono lavoratori di serie B!

14 luglio giornata di mobilitazione nazionale

Il 27 giugno si è svolta un’assemblea online con riders nostri iscritti e simpatizzanti e funzionari territoriali

NIdil interessati al tema del lavoro su piattaforma.

L’assemblea era stata convocata per discutere insieme delle iniziative da mettere in campo a seguito della

decisione di Uber Eats di cessare l’attività in Italia a partire dalla metà di luglio e licenziare tutte le

lavoratrici e i lavoratori.

La nota azienda di food delivery, infatti, ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per 49

lavoratori dipendenti di Milano e l’ha inviata alle sole organizzazioni sindacali del terziario Filcams, Fisascat

e Uilcom, non tenendo minimamente in considerazione le migliaia di riders che lavorano tramite la sua

piattaforma. Insieme a Felsa e Uiltemp abbiamo richiesto un incontro congiuntamente alle organizzazioni

sindacali del terziario per entrare nel merito della procedura, ma l’azienda finora ha rifiutato di invitarci a

quel tavolo di confronto.

Questo non è accettabile. I ciclofattorini dovrebbero essere trattati come gli altri lavoratori. Inoltre siamo di

fronte alla delocalizzazione di una realtà che conta in Italia più di 250 tra lavoratori dipendenti e etero

organizzati, quindi Uber Eats avrebbe dovuto applicare la procedura prevista in casi come questi e

comunicare la sua intenzione di chiudere 90 giorni prima della eventuale cessazione della sua attività alle

organizzazioni sindacali, alla Regione, ai Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico e all’Anpal.

La vertenza Uber Eats è fortemente connessa con la vertenza generale che come NIdil, Filt e Filcams stiamo

portando avanti da anni: se vogliamo fare dei passi avanti rispetto alla condizione di queste lavoratrici e di

questi lavoratori dobbiamo pretendere che vengano rispettate le norme vigenti, che prevedono per loro gli

stessi diritti previsti per gli altri lavoratori.

Alla fine dell’assemblea abbiamo quindi convenuto che proseguiranno sui territori le azioni di informazione

e sensibilizzazione dei riders attraverso assemblee e volantinaggi.

Le parole d’ordine sono:

I riders non sono lavoratori di serie B! Chiediamo più salario, più tutele, più sicurezza.
Uber Eats non può licenziare e fregarsene di migliaia di lavoratori, vogliamo una trattativa vera per discutere di come gestire le ricadute di questa scelta!
E’ arrivato il momento di garantire ai riders delle condizioni dignitose attraverso un accordo collettivo sottoscritto dalle organizzazioni sindacali più rappresentative.

L’assemblea ha condiviso che il 14 luglio ci sarà una giornata nazionale di mobilitazione. Quel giorno

verranno organizzate sui territori iniziative con l’obiettivo di dare visibilità alla vertenza Uber Eats e a quella

generale delle condizioni di lavoro dei riders. NIdil è in campo per tutelare le lavoratrici e i lavoratori che

rischiano di essere, di fatto, licenziati, disabilitando la piattaforma digitale a partire dal 15 luglio.

Se Uber Eats non ci ascolterà siamo già pronti ad impugnare i licenziamenti.

NIdiL CGIL Nazionale

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