Il 6 Aprile dalle 10 alle 13 presidi sindacali unitari davanti agli ospedali della ASL Toscana Nord-Ovest.

Il 6 Aprile dalle 10 alle 13 presidi sindacali unitari davanti agli ospedali della ASL Toscana Nord-Ovest.

Non si placa lo stato di agitazione dei lavoratori della ASL Toscana Nord Ovest proclamato dai sindacati. Il malcontento dei dipendenti dell’azienda sanitaria si concretizzerà infatti giovedì 6 aprile, con la realizzazione di una serie di presidi unitari di FP Cgil, FP Cisl e FPL Uil, che si svolgeranno dalle 10 alle 13 di fronte all’ingresso di vari ospedali della regione, tra cui: San Luca di Lucca, Versilia di Viareggio, Apuano di Massa, Felice Lotti di Pontedera e Spedali Riuniti di Livorno. 

Nella nostra provincia, i presidi con assemblea si terranno dalle 9 alle 10 di fronte all’ex ospedale Campo di Marte, dalle 10:30 alle 11:30 davanti al San Luca e dalle 12 alle 13 di fronte all’ospedale Versilia. 

Lo stato di agitazione del personale infermieristico, oss e tecnico sanitario ed amministrativo dell’ASL Toscana Nord Ovest è stato dichiarato vista la carenza ormai strutturale di forza lavoro, che comporta ormai da tempo numerosi disagi agli addetti ai lavori. Negli ultimi anni sono infatti mancate le sostituzioni per i pensionamenti e le lunghe assenze legate a gravidanze, malattie o infortuni, che hanno comportato un rischio per i servizi ai cittadini e, soprattutto, per l’incolumità psicofisica dei lavoratori. 

Ad essere lamentato è un eccessivo ricorso agli straordinari e al lavoro aggiuntivo, oltre che il lavoro ad organico ridotto. A tutto questo si aggiunge la mancata tutela di diritti fondamentali come i giorni di riposo e quelli di ferie, già gravemente minati negli ultimi anni.  

I presidi seguono naturalmente la dichiarazione dello stato di agitazione, e qualora non fossero sufficienti a spingere la direzione dell’azienda al confronto con i rappresentanti dei lavoratori, i sindacati si vedranno costretti a proseguire la mobilitazione. Proseguirebbe dunque anche lo stato di agitazione, con la conseguente possibilità di vedere nuovamente il ricorso ad altri presidi, o addirittura scioperi nel caso in cui i primi si rivelassero inefficaci.  

 

 

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