Intesa sul rinnovo CCNL commercio, soddisfazione della Cgil, ma mancano all’appello due sigle datoriali

Intesa sul rinnovo CCNL commercio, soddisfazione della Cgil, ma mancano all’appello due sigle datoriali

È stata siglata l’intesa per il rinnovo del CCNL Pubblici Esercizi, Ristorazione Collettiva, Commerciale e Turismo, scaduto ormai dal 31 dicembre 2021, che viene applicato ad oltre un milione di lavoratori. L’accordo, arrivato al termine di una lunga ed articolata trattativa, culminata nello sciopero nazionale del 23 dicembre 2023, è stato firmato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil e, per le parti datoriali, da Fipe Confcommercio, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Servizi. 

Il nuovo contratto, in vigore a decorrere dal 1° giugno 2024 e fino al 31 dicembre 2027, prevede un aumento stipendiale a regime di 200 euro per i lavoratori inquadrati al 4° livello, da riparametrare per gli altri livelli. Una prima tranche dell’aumento, pari a 50 euro, sarà applicata già a partire da questo mese, mentre le successive quattro tranche da 40 euro, 40 euro, 30 euro e 40 euro arriveranno nel corso della decorrenza del contratto. Sul piano economico, è stato definito inoltre un aumento di 3 euro per lavoratore del contributo a carico delle aziende per l’assistenza sanitaria integrativa Fondo EST.  

Sul piano normativo è invece stata rivista la classificazione del personale, aggiornando le figure professionali in base all’evoluzione dei vari comparti. È inoltre stato definito l’automatismo del passaggio dal 6° livello al 6° livello super, rivedendone anche le tempistiche, per le addette alle mense. Gli interventi più significativi in ambito normativo riguardano però le politiche di genere. Sono infatti state inserite per la prima volta nel quadro normativo contrattuale le misure per il contrasto a violenze e molestie di genere sul luogo di lavoro, prevedendo percorsi di formazione e informazione, tra cui un’ora di assemblea retribuita dedicata ed aggiuntiva. Sono inoltre stati previsti altri 90 giorni di congedo retribuito al 100%, oltre ai 90 giorni previsti dalla legge, per le donne vittime di violenza di genere una volta definita la possibilità di essere trasferiti in altre sedi di lavoro e di essere escluse dai turni disagiati.  

Riviste poi anche le previsioni normative riguardanti i congedi di maternità e paternità obbligatori e facoltativi, migliorando quanto già presente in un’ottica di pari opportunità e parità di genere. Per i lavoratori part time è infine stato confermato un esame aggiuntivo mirato al consolidamento del lavoro supplementare svolto in maniera continuativa. 

“Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto con l’accordo per il rinnovo del CCNL – afferma Massimo Dinelli, Segretario Generale della Filcams Cgil Lucca – Questo traguardo ci porta a fare due considerazioni. La prima è che possiamo far prontamente ripartire la contrattazione di secondo livello con le associazioni dei pubblici esercizi e degli stabilimenti balneari del territorio. La seconda è che Angem e Anir si sono defilate dal tavolo di trattativa nazionale, diffidando le organizzazioni sindacali dall’applicare il nuovo contratto ai lavoratori delle imprese da loro rappresentate. La richiesta di queste associazioni è un tavolo di trattativa esclusivo per le necessità del comparto della ristorazione collettiva. Ma, se non si riuscirà a risanare questa ulteriore frattura del mondo del lavoro in questo settore, il rischio è che avremo lavoratori a cui non sarà rinnovato il contratto. Così potrebbero esserci diversi stipendi e diverse tutele per lavoratori che svolgono la stessa mansione. Una situazione da evitare assolutamente.” 

Dal seguente link potete ascoltare l’intervista su Radio Sankara di Massimo Dinelli, Segretario Generale della Filcams Cgil Lucca, nella quale vengono spiegate la natura del rinnovo contrattuale e i rischi che si pongono con il mancato accordo con le due associazioni datoriali sfilatesi dalla trattativa. 

 

Condividi questo articolo