La CGIL di Lucca aderisce alla manifestazione di Venerdì 23 Settembre in occasione dello Sciopero globale per il Clima. P.zza Verdi ore 9.

La CGIL di Lucca aderisce alla manifestazione di Venerdì 23 Settembre in occasione dello Sciopero globale per il Clima. P.zza Verdi ore 9.

La CGIL di Lucca aderisce allo Sciopero Globale per il Clima indetto da Fridays For Future per Venerdì 23 Settembre e parteciperà alla manifestazione prevista a Lucca alle ore 9 in P.zza Verdi.

Pubblichiamo la locandina relativa all'iniziativa cittadina , il volantino che riporta alcune proposte alla base della giornata di mobilitazione e l'adesione della CGIL Provinciale.

 

la locandina :             FFF 1

 

il volantino :              FFF 2

 

 

Anche quest’anno la Cgil Lucca aderirà convintamente allo Sciopero Globale per il clima indetto da Fridays For Future, e questo venerdì presenzierà con i suoi iscritti al corteo organizzato dalla filiale lucchese del movimento.  

L’iniziativa è dettata dalla necessità di sensibilizzare la popolazione, ma anche e soprattutto la classe politica sull’urgenza di attuare degli interventi che portino ad un cambiamento radicale nel modo di affrontare la crisi climatica. Gli effetti del riscaldamento globale si stanno infatti manifestando con violenza sempre maggiore anche alle nostre latitudini, con il 2022 che rischia di segnare un nuovo record nel numero di fenomeni climatici estremi registrati in Italia.  

A subirne le conseguenze più gravi sono, come accade solitamente, le fasce più deboli della popolazione. Alla crisi climatica si somma infatti anche una crisi sociale ed economica le cui radici affondano anche negli effetti del riscaldamento globale. Basti pensare alle famiglie messe in ginocchio dai danni causati dai suddetti fenomeni climatici estremi. 

Per questo la Cgil si pone nuovamente al fianco dei ragazzi di Fridays For Future nella richiesta per una maggiore giustizia climatica e sociale. È necessario iniziare fin da subito ad operare dei cambiamenti netti, modificando il nostro sistema economico e produttivo per fa sì che presti maggiore attenzione alla tutela dell’ambiente, al consumo e al recupero di risorse e soprattutto alla diversificazione delle fonti di energia, ora più che mai resa impellente dagli iperbolici aumenti del costo del gas causati dalla guerra in Ucraina. Questi cambiamenti non devono però avvenire sulle spalle della popolazione, bensì per la popolazione. Sarà quindi necessario conciliare la riduzione dell’impatto ambientale con l’ammodernamento delle produzioni e la nascita di nuove filiere economiche ecosostenibili, che necessiteranno di personale e di specifiche professionalità, riportando ad un ruolo centrale anche l’istruzione scolastica, professionale ed universitaria. 

Pertanto, quello che occorre assolutamente è un cambiamento strutturale, ma nei fatti nessuno di questi temi sembra essere ai primi posti nella lista delle priorità della classe politica, ancora sorda alle richieste delle nuove generazioni. Richieste che forse sarebbe stato meglio ascoltare anni fa, e che se fossero state accolte, magari avrebbero potuto portare ad un risultato diverso dalla terribile crisi energetica, economica e sociale che si stiamo già vivendo e che si prospetta in ulteriore peggioramento nel prossimo futuro.  

 

 

Condividi questo articolo