La CGIL e la FLC di Lucca sostengono la protesta e le ragioni degli studenti.

La CGIL e la FLC di Lucca sostengono la protesta e le ragioni degli studenti.

 

 

 

FLC Cgil Lucca e Cgil Lucca vogliono esprimere il proprio supporto agli studenti che hanno occupato il liceo classico Machiavelli e le due sedi del liceo artistico Passaglia in via Fillungo e in piazza Napoleone, in quanto portatori di rivendicazioni che, da anni, sono state effettuate dallo stesso sindacato dei lavoratori della cultura. Lo spaccato sul sistema scolastico restituisce infatti un quadro in cui la classe politica sembra essere sempre meno interessata ai percorsi formativi delle nuove generazioni.

Il miglioramento della condizione degli edifici scolastici in questione è da tempo una criticità conclamata e urgente, legata a stretto giro al definanziamento del sistema scolastico a cui stiamo assistendo da anni. È infatti intollerabile che gli alunni si trovino a trascorrere il loro tempo a scuola in ambienti malsani, esposti alle intemperie, privi di riscaldamento, di spazi adeguati alla didattica e di servizi essenziali, come bagni funzionanti, ascensori e acqua potabile, che dovrebbero essere considerati il minimo indispensabile per un ambiente formativo di qualità. Oltre a mettere in discussione il benessere e la sicurezza dei ragazzi, infatti, queste carenze rappresentano elementi di disturbo per la qualità della didattica, strettamente legata alla vivibilità degli spazi in cui essa si svolge.

Non meno importanti sono le rivendicazioni che vengono effettuate rispetto all’offerta formativa stessa, che dovrebbe essere improntata alla formazione della persona come cittadino, piuttosto che come futuro lavoratore, come invece viene proposto dalle politiche portate avanti da anni a questa parte. Concordiamo anche con la richiesta di una programmazione congiunta tra studenti e personale scolastico di una parte del programma di studio, elemento indicato anche dalla letteratura accademica come un mezzo per alimentare l’interesse degli studenti e svilupparne in modo costruttivo la soggettività.

Infine, non possiamo che apprezzare ed incoraggiare la solidarietà espressa dai ragazzi verso il personale scolastico, sempre più spesso insufficiente in termini numerici, precario e sempre più povero nonostante il proprio lavoro, a causa di una perdita di potere di acquisto ancora non compensata da rinnovi contrattuali che tardano ad arrivare.

Se le nuove generazioni rappresentano quindi il futuro di un paese, per noi gli studenti di queste scuole rappresentano anche il presente di una lotta per i diritti di studenti e lavoratori, della scuola e non solo, che, ormai da troppo tempo, reclama anche un cambiamento netto delle politiche relative al sistema di istruzione.

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