Nessuna novità dal confronto tra OO. SS. ed Essity, il nuovo piano industriale alimenta i timori per i lavoratori

Nessuna novità dal confronto tra OO. SS. ed Essity, il nuovo piano industriale alimenta i timori per i lavoratori

Lucca, 8 marzo 2023
Comunicato sindacale unitario SLC Cgil, FISTel Cisl e RSU coordinamento di Essity

 

L’incontro tenutosi questa mattina in Associazione Industriali con Essity, per l’espletamento formale della procedura legata alla creazione della nuova divisione private label (prodotti con marchio commerciale che portano lo stesso nome delle catene di supermercati in cui sono venduti) distinta da quella brand (i marchi delle diverse linee di
prodotto di proprietà aziendale, che presentano maggiori margini di guadagno) non ha offerto particolari novità né elementi per dire che le Direzioni locali abbiano intenzione di
aprire a quel livello del confronto che chiediamo fin dall’inizio, con chiarezza, completezza ed esaustività dei dati e delle informazioni al quale legare le necessarie garanzie che
chiediamo sui volumi produttivi e livelli occupazionali, le vere condizioni in grado dicertificare la bontà delle scelte e la serietà delle intenzioni industriali.
Sono state avanzate formulazioni fumose sulla possibilità di gestire eventuali esuberidi personale, attraverso il loro assorbimento in una delle entità legali di Essity, sempre
però laddove l’azienda abbia le condizioni per farlo. Altrimenti, ovviamente, niente.Fondamentalmente, siamo sempre lì dove ci siamo fermati lo scorso anno: affermano
che le previsioni del piano non presentano criticità per il mantenimento dell’occupazione,ci dicono che è buono e che addirittura sta andando meglio del previsto, poi ribaltano
tutto, facendo venir meno ogni possibile garanzia, come in questo caso, parlando apertamente di una casistica “esuberi”. Siamo consapevoli che tutta questa situazione e il modo con il quale si è trascinato il confronto fino a qui è frutto delle scelte locali, nel tentativo di modificare sensibilmente il piano delle relazioni sindacali, provando a togliere ai lavoratori spazi e ruoli funzionali a responsabilizzare l’azienda per le scelte che fa. È questo il vero tema. Si vogliono tenere le mani libere e ridurre il confronto ad una mera verifica contabile sullo stato di avanzamento del loro piano, senza nessuna altro tipo di intromissione. E questo è inaccettabile. L’azienda ai suoi massimi livelli dirigenziali europei, rispondendo ad una nostra
lettera informativa sul cattivo stato del confronto su piano industriale e contratto integrativo ha risposto dando massima disponibilità anche per raggiungere le intese necessarie e localmente si fa tutto il contrario. Il successo degli scioperi effettuati nella giornata odierna, con la presenza dei lavoratori al presidio svoltosi sotto Confindustria Lucca, testimonia che lavoratrici e lavoratori hanno chiaro i problemi che hanno di fronte sono determinati dai comportamenti e dalle scelte aziendali. Andremo avanti su entrambe le vertenze, a tutela dell’occupazione, a tutela delle retribuzioni.

 

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