03 Ago Fp Cgil Lucca: (Contratto sanità privata) “Riteniamo la posizione di Aris e Aiop inaccettabile”.
Dopo 14 anni di lotte e 3 di trattativa è stata finalmente firmata il 10 giugno 2020, la preintesa per il rinnovo del CCNL della Sanità Privata, raggiungendo uno storico obiettivo: stesso salario e stessi diritti per chi fa lo stesso lavoro nel SSN, siano dipendenti pubblici o delle strutture private accreditate. Una battaglia continua la nota, di giustizia, e riconoscimento del lavoro e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che si occupano della Salute dei cittadini, ogni giorno, in modo ordinario o straordinario come è avvenuto nella lotta contro il Covid 19, nel pubblico e nel privato. Il 30 Luglio, termine stabilito e condiviso per la firma definitiva del contratto della sanità privata, le due associazioni di impresa datoriali: Aiop (aderente alla Confindustria) e Aris (Associazione Area Cattolica-CEI) hanno comunicato il diniego alla sottoscrizione definitiva del Contratto, che interessa oltre 100 mila dipendenti. Questo nonostante che il Ministero della Salute e le Regioni, per la prima volta nella storia, abbiano messo a disposizione risorse economiche a copertura dei costi degli aumenti contrattuali e ci fosse l’impegno del Ministero a rivedere i costi delle convenzioni. E’ un comportamento irresponsabile, un fatto gravissimo perché mette in discussione un sistema consolidato di relazioni sindacali. Non c’è più certezza delle regole, è la prima volta che non viene sottoscritta una preintesa per il rinnovo di un Contratto. Aris ed Aiop e le imprese a loro iscritte, fanno grandi profitti con risorse pubbliche del SSN che arrivano loro tramite i contratti per prestazioni sanitarie che sottoscrivono con la Regione e le Aziende sanitarie. Profitti garantiti dal lavoro, dalla professionalità, dalla dedizione delle lavoratrici e dei lavoratori per i quali non hanno alcun rispetto, a cui negano diritti fondamentali, primo tra tutti il diritto al rinnovo di un contratto scaduto da 14 anni! E non mostrano attenzione nemmeno per i cittadini che dovranno avere servizi sanitari nelle loro strutture e che rischiano di subire i disagi inevitabili delle mobilitazioni e delle proteste delle lavoratrici e dei lavoratori. Anche le Istituzioni devono comprendere che occorre sottrarsi al ricatto di queste imprese, interessate solo al profitto. Cambiare le regole: accreditamenti e adeguamenti tariffari solo a chi rispetta i diritti del lavoro e garantisce buoni servizi ai cittadini. Il CCNL è stato sottoscritto e va confermato. VERGOGNA. Ci mobiliteremo in ogni luogo di lavoro nel nostro territorio, insieme alle altre lavoratrici e lavoratori della Toscana e delle altre Regioni fino alla Ratifica del CCNL, fino alla modifica degli Accreditamenti.