30 Dic La CGIL di Lucca esprime la propria preoccupazione per la scelta del comune di abrogare la clausola antifascista.
La Cgil Lucca è sentitamente preoccupata per la mozione approvata la scorsa notte in consiglio comunale, con la quale viene abrogata la clausola che richiedeva, al momento dell’assegnazione di spazi da parte del comune, che l’assegnatario firmasse un modulo in cui si dichiarava contrario al fascismo, al nazismo e ai vari tipi di discriminazione razziale, religiosa, di genere e più in generale dell’identità individuale.
È infatti incomprensibile come tale mozione abbia trovato spazio all’interno del dibattito comunale mettendo in secondo piano questioni di ben più grande rilevanza. Non si può spiegare come la clausola introdotta dall’amministrazione Tambellini possa ledere in alcun modo alla libertà di espressione o non espressione del pensiero, come invece sostenuto dall’amministrazione Pardini, se non per una questione puramente retorica, in grado di generare degli spazi grigi in cui si possono inserire soggetti che non si riconoscono nei valori costituzionali di tutela dell’individuo, della libertà di pensiero e della democrazia, presenti nella dichiarazione finora richiesta. Questi sono infatti da ritenersi principi fondamentali della Costituzione, per cui non è chiara la necessità di sostituirli con un più vago riferimento al testo costituzionale, che lascerebbe ai sopracitati soggetti margine di ingresso negli spazi comunali.
Per la Cgil di Lucca questo rappresenta quindi un grave passo indietro nella campagna di sensibilizzazione portata avanti in questi anni per la tutela dei valori democratici di cui era impregnata la Resistenza e contro le discriminazioni di qualsiasi sorta. Una mossa che non può essere letta se non richiamando ai valori di una destra estrema che non si riconosce in quelli costituzionali, e che rischia di lanciare un pericoloso messaggio di connivenza con essi, stimolando così lo sviluppo di ideologie fasciste, razziste, antidemocratiche e omofobe.
Riteniamo dunque inaccettabile l’allentamento dell’attenzione dell’amministrazione comunale sulla tutela dei valori della Resistenza, dell’antifascismo, della democrazia e delle libertà individuali.