19 Lug Servizi domiciliari : le considerazioni della Funzione Pubblica CGIL di Lucca, parla Michele Massari.
Lucca Ci sono tanti aspetti sui cui fare chiarezza riguardo gli affidamenti pubblici di emanazione di Comuni e Asl relativi ai servizi domiciliari alla persona, dall’assistenza domiciliare diretta agli anziani fino all’assistenza domiciliare scolastica e fisioterapica. A sostenerlo è Michele Massari, della Funzione pubblica Cgil.«Sempre più spesso – spiega il sindacalista – siamo costretti a far notare agli enti appaltanti che le gare non tengono conto di alcuni aspetti. Innanzitutto del numero di mezzi di trasporto necessari per il trasporto degli utenti, costringendo le operatrici e gli operatori a utilizzare i mezzi propri, sopportando i rischi di incidenti, usura del mezzo, responsabilità verso terzi. Senza considerare, specialmente in questa fase evidenti problematiche di igiene che comporta la sanificazione, quasi sempre a carico dei lavoratori». In secondo luogo, ci sono i «costi dei trasporti che scandalosamente, non vengono quasi mai corrisposti alle lavoratrici da parte delle società appaltatrici, le quali accampano la mancata previsione di tali costi nei capitolati. Ciò è insopportabile specialmente in questa fase con la benzina che costa oltre due euro al litro». Infine, «i tempi di spostamento tra un “caso” e l’altro che vista la conformazione del territorio provinciale, spesso comporta veri e propri “viaggi” con lunghi tempi di percorrenza» . Insomma, tira le fila Massari, «il personale che si reca sui servizi, nella stragrande maggioranza dei casi deve viaggiare con mezzo proprio, trasportando quando occorra l’utente, con rimborsi chilometrici inesistenti o insufficienti e senza vedersi pagare il tempo di percorrenza tra i vari interventi. Se poi ci mettiamo che la paga oraria per un servizio di innegabile professionalità è di 8,63 euro l’ora che si riduce al netto a poco più di sei euro l’ora si capisce il malcontento delle operatrici. L’ultimo caso sollevato è quello del Comune di Lucca che rispondendo a chiarimenti sulla piattaforma Start, sul capitolato inerente i servizi domiciliari di assistenza diretta dichiara esplicitamente che “il capitolato speciale non prevede rimborsi chilometrici e che il costo orario del servizio che l’amministrazione corrisponderà all’operatore economico è omnicomprensivo”. Questo significa che la società affidataria non pagherà le spese di trasporto a chi effettivamente le sostiene e cioè la lavoratrice, costringendo le organizzazioni sindacali a estenuanti trattative e rivendicazioni che non portano quasi mai a niente. Adesso basta, enti e cooperative non devono fare orecchie da mercante, le gare devono essere congrue e si deve smettere di far pesare i costi dei servizi su chi li presta materialmente per una paga già di per se insufficiente. Paghe basse, contratti scaduti, lavoro di assistenza di alta responsabilità e oltretutto le operatrici si devono accollare anche i costi vivi dei servizi?».l